mercoledì 13 gennaio 2010

Metti Google nella testa




"Il funzionamento del motore di ricerca potrebbe avere qualche analogia con la memoria umana"


Se dico “F” qual è la prima parola che vi viene in mente?Se non ce la fate provate con Google. Strano ma vero, per cercare le parole il cervello sfrutterebbe un algoritmo molto simile a quello del famoso motore di ricerca, o almeno così sostiene una recente ricerca pubblicata su “ Psycological Science “.
Thomas Griffiths, dell’università della California a Berkeley, ritiene che sussista un’analogia fra il modo in cui immagazziniamole parole nella memoria e l’architettura di internet.
Proprio come nel web le pagine sono legate l’una all’altra attraverso i collegamenti ipertestuali, le parole contenute nella memoria umana sarebbero collegate tra loro in una “rete semantica”. Maggiore è il numero di connessioni che lega una parola alle altre, più sarebbe facile ricordarla. PageRank usa un principio molto simile per stabilire la pertinenza di un documento : la lista dei risultati di una ricerca è infatti ordinata a partire dalla pagina che riceve più collegamenti da altre pagine.
Griffiths ha sottoposto alcuni soggetti a un test di fluenza verbale : ogni volontario doveva dire la prima parola che gli veniva in mente che iniziasse con una certa lettera, indicata dallo sperimentatore.
Lo scienziato ha poi confrontato i dati con i risultati di una ricerca fatta da PageRank in una rete semantica di parole, simile a quella si ipotizza sia immagazzinata nel cervello, i risultati hanno confermato che in questo tipo di compito il software è in grado di riprodurre la prestazione umana.
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